Sabato 21 Gennaio ONE LITTLE PLANE (Uk) @ Ginger Zone Piazza Togliatti - Scandicci (FI) Inizio concerto ore 22. Ingresso libero.
Sponsorizzata direttamente dai Radiohead, che se la son pure portata dietro per aprire i loro tour, si ferma dalle nostre parti la giovanissima cantautrice Kathryn Bint, in arte ONE LITTLE PLANE. Trame Folk, gentili intromissioni Glitch ed una voce meravigliosa.
Nata a Chicago non troppi anni fa, meglio non dirla l'età delle fanciulle anche quando sono giovani, belle e brave, la dolce Kathryn si è poi trasferita a Londra dove ha conosciuto Kieran Hebden, meglio noto come Four Tet. Da cosa è nata cosa e sono stati registrati una manciata di brani che poi sono finiti nel debutto "Until", appunto per la Text Records dello stesso Four Tet.
I paesaggi descritti da One Little Plane sono meravigliosi. Parti elettriche ed acustiche perfettamente amalgamate, flebili percussioni, samples e parti vocali stratificate.
Non credete che tutto ciò sia così bello? ASCOLTATEVELA
Giovedì 15 Gennaio GREGOR SAMSA (Usa) @ Exfila Via M.Leto Casini, 11 - Firenze Ingresso 8 Euro. Riservato soci Arci
Dovevamo già portarli a Firenze, qualche mese fa. Facevano parte della terza serata della rassegna Tre Notti In Sala Vanni (dopo Caribou e Dead Meadow), ma per una serie di difficoltà, non ce la si fece. Ci ha detto culo ed abbiam recuperato, finalmente i Gregor Samsa si fermano anche a Firenze. Sarà un concerto di quelli belli belli, da ascoltare con attenzione. Sono in pochi così bravi a mescolare orchestrazioni da camera con esplosioni Post-Rock. Provate ad immaginarvi uno strano ibrido tra Low, Codeine, Mogwai e Godspeed You! Black Emperor/Silver Mt.Zion e ci siete quasi.
Per avere le idee più chiare, date un ascolto QUA e passate a sentirli.
SUB POP PARTY Viper Theatre (FI) - 02 Gennaio 2009
Tanta gente, quasi commuovente. C'eravamo un po' rotti le palle della Firenze degli anni '80, che davvero non se n'esce vivi. Giusto e doveroso quindi rendere omaggio ad un'etichetta che ci ha cresciuti e ad una serie di gruppi che ci hanno avvicinato alla musica.
Tranquilli, è stata una tantum, niente bis patetici o robe varie.
Ringraziamenti: Sub Pop, per averci fornito le immagini per fare la mostra. Audioglobe, per averci fornito i ciddì per il banchino. Voi, per esser passati.
Qua sotto un po' di immagini.
12.12.08
Domenica 14 Dicembre EUGENE MCGUINNESS (Uk) @ La:Limonaia Music Club P.co Corsini - Fucecchio Inizio concerto ore 22. Ingresso 10 euro. Opening: Samuel Katarro (Ita)
Finalmente tutto pronto per la venuta italiana di EUGENE MC GUINNESS (classe '85) eccellente cantautore inglese vera e propria sorpresa di quest'ultimo scorcio di 2008. Fra un Bacharach un po' allucinato e colti riferimenti a Kinks, Paul Weller e Billy Bragg, il concerto del Nostro sarà molto ma molto bello.
In apertura di concerto il Folk-Psych-Rock stralunato Samuel Katarro, ormai anche muri lo sanno vincitore del Rock Contest nel 2006, da poco uscito con il suo debutto "Beach Party".
A 'sto giro abbiam due dischi del mese, Eugenio sul Blow Up di Ottobre ed il Katarro su XL di Novembre.
Giovedì 04 Dicembre FUJIYA & MIYAGI @ Viper Theatre Via Lombardia / Via Pistoiese. Zona Le Piagge (FI) Inizio concerto ore 22. Ingresso 10 euro.
A scanso di equivoci, non sono due bensì quattro. Prima erano tre. Soprattutto non sono giapponesi. Bensì di Brighton, inglesissimi. I tre si sono conoscitui in metro mentre se ne stavano andando a vedere una partita della Premier League. Basta sentire un minimo la pronuncia e, sensualmente sbiascicata così com'è, la si riconosce subito. Noi abbiamo già avuto il culo di vederli, FUJIYA & MIYAGI, ad un Primavera Sound di un anno fa, circa. Ma ancora non avevano fatto il nuovo "Lightbulbs" e stavano pigiando a manetta sul già ottimo "Transparent Things".
Usano il linguaggio come ritmo, prendendo parole che suonano bene e riuscendo a far rimare jigsaws con carnivores. Pezzi impregnati di musica vintage, dal krautrock più evocativo al deep soul, con accenni ai synth dei primi Human League, ai Pink Floyd e al groove palpitante dei Tom Tom Club, tutti filtrati per i tempi moderni. I quattro, all'anagrafe George Best, Steve Lewis, Matt Hainsby e Lee Adams suonano come se tutto fosse condensato in pezzi di pop music contagiosa e perfettamente arrangiata, uno strano ibrido di James Brown sotto valium e di Wire che virano verso il pop. Darwinisimo impazzito. Visione unica del pop moderno.
Sempre a scanso di equivoci, questo sarà un gran bel concerto.